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"Il perito trascrittore
e la perizia di
trascrizione delle intercettazioni"

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Requisiti richiesti per il lavoro di perito trascrittore
Ancora non esiste un corso di laurea specifico finalizzato a
questo lavoro, né altro tipo di scuola formativa per cui si
verificano casi di sedicenti periti trascrittori, in realtà
persone totalmente inesperte e incapaci, a cui vengono
affidati e che affrontano, lavori di cui non sono all’altezza.
A volte non saranno in grado di svolgerli; negli altri casi
consegneranno elaborati non rispondenti. In entrambi gli
eventi, è penalizzato lo svolgimento del processo, con
ritardi, costi ulteriori e produzione di elementi fuorvianti
per il giudizio.
Attualmente ci sono proposte da varie fonti per coordinare
corsi di preparazione allo svolgimento di questa professione,
ma le idee sono ancora in embrione.
Possiamo suggerire quali materie di studio dovrebbero essere
prese in considerazione. Saranno utili nozioni di Diritto, la
conoscenza del Codice di procedura della nazione in cui si
opera; elementi di Psicologia, Informatica, Acustica; lo
studio della Linguistica, Grammatica, Sintassi, Dialettologia,
Fonetica, non ultima una buona conoscenza di cultura generale
e addestramento alla scrittura.
Personalmente ritengo che l’aspirante perito dovrà inoltre
essere dotato di qualità personali, che non si insegnano a
scuola, ma su cui ci si può esercitare: la capacità di essere
duttili, il senso di responsabilità, una buona dose di
coraggio e una indubbia moralità.
Non si può pensare di svolgere questo lavoro alla la maniera
di un qualsiasi professionista con dei probabili clienti.
Il fine per cui si lavora non deve mai perdersi tra i confini
nebulosi del far contenti tutti. Il coraggio del portare
avanti un convincimento non può essere sviato da nessuna
lusinga. Esiste una profonda differenza tra lo sbagliare in
quanto esseri umani, e lo sbagliare per incompetenza o per
debolezza.
Questo lavoro, come qualsiasi altro del resto, deve essere
affrontato con il rispetto dovuto al materiale umano su cui
opera. Una voce, un suono non dovranno mai diventare entità
astratte, materiale di studio scisse dalla componente umana a
cui vengono riferite.
Sarebbe importante domandarsi: come vorrei che il perito
lavorasse se l’intercettato fossi io? La risposta segna il
metro del nostro agire.
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